Incontro con Mario Calabresi. Sarà un dialogo con il direttore de "La Stampa", in questo caso nella veste di esperto della società e della politica americana.
Obama ha vinto grazie alla sua forza o grazie alla debolezza dei repubblicani?
Riuscirà a districarsi tra debito pubblico e lotta alla disoccupazione?
Come evolverà la politica estera Usa verso l'Europa e verso la Cina?
Come infuirà sui rapporti dell'Italia con gli Stati Uniti il risultato del voto che ha visto l'affermazione del Movimento 5 Stelle?
Il secondo mandato per qualsiasi presidente degli Stati Uniti di solito è più difficile del primo. Barack Obama non fa eccezione. I problemi che ha affrontato nel primo mandato non sono risolti solo in parte: la crisi economica e finanziaria semmai si è complicata e la sfida che ha lanciato allo strapotere di certe agenzie di rating gli procurerà nuovi nemici in patria e all'estero. Inoltre le due questioni fondamentali - il debito pubblico federale e la disoccupazione - sono bombe a orologeria. In questo quadro, mentre continua l'ascesa della Cina, devono essere collocati i rapporti economici con l'Europa. Una sorta di "amicizia armata"?