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Appuntamenti

 

 

 

 

Piero Bianucci
I miei appuntamenti
Ferrarotti
06.02.2020

L'Italia dell'informatica

 

Torino, Teatro Colozzeo, ore 17,30
per GiovedìScienza

Storie di macchine, uomini e buone idee
 
Gastone Garziera e Filippo Demonte, progettisti Olivetti, e Angelo Raffaele Meo, Politecnico di Torino
 
Nel 1840 a Torino si svolge quello che può essere definito il primo congresso di informatica. Il matematico inglese Charles Babbage presenta la sua “macchina analitica”, il primo calcolatore programmabile. La descrizione del progetto a opera di Luigi Menabrea, ingegnere e ufficiale dell’esercito piemontese, sarà alla base del lavoro di Ada Lovelace, matematica e pioniera dell’informatica (e figlia del poeta romantico Lord Byron). Cento anni dopo il computer diventa realtà, e su impulso di Enrico Fermi nasce a Pisa il primo calcolatore italiano, frutto della collaborazione tra ricerca pubblica e Olivetti. Purtroppo la morte improvvisa di Adriano Olivetti e di Mario Tchou segna una battuta d’arresto. Tuttavia nel 1964 ancora la Olivetti realizza il primo personal computer al mondo, la Programma 101. Sono passati altri cinquant’anni e adesso sta entrando nella nostra vita l’Intelligenza Artificiale. A GiovedìScienza ripercorriamo la storia gloriosa ma poco nota dell’informatica italiana.
 
Gastone Garziera. A 19 anni viene assunto alla Olivetti come perito elettronico. Entra subito a fare parte del gruppo di Pier Giorgio Perotto e lavora allo sviluppo della Programma 101, il primo personal computer della storia. Si occupa poi dei diretti successori, come la P203, e di altri progetti della divisione Ricerca e Sviluppo. A ottobre 2019 ha ricevuto la laurea honoris causa in Computer science dall’Unversità di Bari.
 
Filippo Demonte. Ingegnere elettrotecnico, dopo un breve periodo al CNR (Istituto Termometrico) e due anni alla IBM entra in Olivetti nel 1962 per lavorare a un progetto di riconoscimento automatico dei caratteri numerici stampati e manoscritti, che porta allo sviluppo dello standard europeo OCR-B, tuttora in uso sulle banconote in euro. Progetta o dirige il progetto di oltre 50 prodotti Olivetti tra cui la ET 101 (con G. Ponzano), prima macchina per scrivere elettronica la mondo. Responsabile di varie divisioni e gruppi industriali prodotti ufficio e PC, si occupa di telefonia, e oggi è consulente marketing e tecnologie, traduttore e ricercatore di storia della matematica.
 
Angelo Raffaele Meo. Vincitore del primo concorso italiano a cattedra di informatica, dal 1979 al 1985 dirige il Progetto Finalizzato Informatica, uno dei più importanti progetti nazionali di ricerca del nostro Paese, e dal 1991 al 1996 il Centro Supercalcolo Piemonte. Già Presidente dell’Accademia delle Scienze di Torino, è autore di oltre quattrocento pubblicazioni scientifiche. Ha vinto i premi "Lori" e "Bonavera" per l'Elettrotecnica, il premio internazionale "Ricerca e Innovazione" promosso da Italgas, e il premio "Galileo" per la divulgazione matematica.

 

Sempre giovedì 6 febbraio, ma per le scuole, ore 10, "LIS, la lingua dei segni"

 
 

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