Torino, Teatro Colosseo, ore 17,45
per GiovedìScienza
Giovedì 7 marzo 2019 ore 17.45
Teatro Colosseo
L’AGONIA DELLA CIVILTÀ I rischi delle protesi digitali: trasformarsi da “sapiens” in “stupidus”
Vittorino Andreoli- Psichiatra e scrittore
Come evitare il declino della nostra civiltà? Quando l’uomo delega le sue funzioni più evolute a protesi digitali, innescando una regressione da “sapiens sapiens”, a “stupidus stupidus”, la nostra mente perde progressivamente la razionalità e affettività, muore l’etica, muoiono gli dèi, sostituiti dal denaro e dal successo. L’uomo si può “rompere” ma si può ancora credere nell’uomo e nelle sue possibilità.
Distruttività, caduta dei princìpi primi sono alla base del vivere sociale fanno sì che oggi il tratto che definisce meglio l’Homo è l’essere stupidus, secondo il significato etimologico, che condivide la radice con “stupore”. Lascia attoniti, sbalorditi, che un uomo possa assumere gli atteggiamenti dominanti nel nostro tempo ma ancora più incredibile è che lo possa fare una comunità intera. È invertire la rotta? Occorrerebbe riaffermare i princìpi che permettono il procedere della ragione, la bellezza della cooperazione contro l’esasperato individualismo, integrando sentimenti e razionalità.
Vittorino Andreoli
Psichiatra notissimo, è stato direttore del Dipartimento di Psichiatria di Verona - Soave ed è membro della New York Academy of Sciences. Collabora con la rivista “Mind” e ha realizzato programmi dedicati agli adolescenti.Tra i suoi libri, “Ma siamo matti “(2015), “La gioia di vivere” e “La nuova disciplina del bendessere” (2016) Il silenzio delle pietre (2018), Homo stupidus stupidus. L'agonia di una civiltà (2018).