Conferenza di apertura del convegno internazionale sullo Space Wheater che si svolgerà lunedì, martedì e mercoledì. Con Claudia Taricco e Mauro Messerotti.
La climatologia terrestre studia l'evoluzione del clima del nostro pianeta nel presente e nel lontano passato per capire quali fenomeni naturali o artificiali (ad esempio, variazioni dell'orbita terrestre, eruzioni vulcaniche, gas serra, nubi, attività solare, ecc.) possono alterare il suo equilibrio e portare a variazioni a lungo termine, di decine e centinaia di migliaia di anni, ma anche a variazioni più rapide, quali il riscaldamento dell'ultimo secolo ed eventi meteorologici estremi. La meteorologia dello spazio invece, nata di recente, studia il Sole e lo spazio interplanetario per capire come la loro variabilità (ciclo solare, brillamenti ed eruzioni solari, raggi cosmici, ecc.) possa avere delle conseguenze per sostenibilità della vita sulla Terra e per l'uso delle tecnologie da cui oggi tutti dipendiamo (cellulari, radiocomunicazioni, GPS, ecc.).
In questa conferenza aperta al pubblico ne parleremo assieme alla Prof.ssa Carla Taricco (docente presso il Dipartimento di Fisica dell'Università di Torino) ed al Prof. Mauro Messerotti (ricercatore dell'INAF – Osservatorio Astronomico di Trieste e docente presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Trieste).
La conferenza sarà l’evento inaugurale della “Terza Conferenza della Comunità Italiana di Fisica Solare ed Eliosferica – SOHE3” (http://sohe3.oato.inaf.it/) che si svolgerà a Torino (sempre alla Cavallerizza Reale) dal 28 al 31 ottobre 2018. La comunità Solare ed Eliosferica italiana organizza periodicamente dei convegni nazionali: gli ultimi due convegni si sono svolti a Catania nel settembre del 2013 e a Roma nel maggio del 2016, presso la sede dell'ASI. Lo scopo del prossimo convegno – organizzato dall’INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino e dall’Università di Torino – è quello di fornire un forum a livello nazionale per la discussione delle principali tematiche nell'ambito della fisica solare, eliosferica, e della meteorologia spaziale.
La ricerca in questi campi ha non solo un’importanza teorica (perché si occupa del funzionamento della nostra stella e del modo in cui essa interagisce con i pianeti del sistema solare), ma ha anche ricadute pratiche, poiché sempre più l’umanità dipende da tecnologie che sono vulnerabili alle tempeste solari. Tuttavia, la nostra capacità di prevedere questi eventi è attualmente limitata, così come la nostra comprensione del modo in cui il vento solare e le eruzioni solari interagiscono con la magnetosfera terrestre (lo schermo naturale che ci protegge costantemente) generando non solo splendide aurore polari, ma anche tempeste geomagnetiche ed altri fenomeni che possono danneggiare i satelliti per le telecomunicazioni e la rete GPS, indurre correnti sugli elettrodotti e provocare gravi black-outs di intere regioni, disturbare per ore le trasmissioni radio, ed avere effetti gravi per la salute degli astronauti. Su queste e altre tematiche ad esse collegate i ricercatori si confronteranno nel corso della conferenza SOHE3.
Per maggiori info: alessandro.bemporad@inaf.it
http://sohe3.oato.inaf.it/