Il premio Nobel ha un legame con Torino ancora prima di essere istituito: l'invenzione della nitroglicerina da parte di Ascanio Sobrero. 
Il farmaco, tuttora prezioso, permise ad Alfred Nobel di accumulare la sua grande fortuna economica ricavando dalla nitroglicerina la dinamite. 
Un passo di avvicinamento della città di Torino a Stoccolma fu nel 1906 il Nobel per la Medicina Camillo Golgi, che era stato allievo di Giulio Bizzozero, in cattedra all'Università di Torino.
Con la Scuola di Giuseppe Levi, Torino entrerà poi nella mitologia scientifica: tre premi Nobel per la Medicina allevati dallo stesso Maestro: Salvador Luria, Renato Dulbecco, Rita Levi Montalcini.

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