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Appuntamenti

 

 

 

 

Piero Bianucci
I miei appuntamenti
Ferrarotti
28.03.2017

Progetto ITACA - Salute mentale

 

Torino, Palazzo Capris, via Santa Maria 1,
ore 17,30

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Intervengono Giuseppe Maina (Università di Torino, psichiatra), Ughetta Radice Fossati (fondatrice di Progetto Itaca) e Felicia Gianotti Tedone.

 

Progetto Itaca ONLUS, Associazione di volontari per la Salute Mentale, è stata costituita a Milano nel 1999, con lo scopo di avviare iniziative e progetti di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione rivolti a persone affette da disturbi della Salute Mentale e programmi di sostegno per le loro famiglie.
In questi settori della Salute Mentale le Istituzioni Pubbliche non investono oggi sufficienti risorse. L’Associazione offre servizi gratuiti al territorio ad integrazione e in collaborazione con il servizio pubblico e con le altre iniziative del privato sociale per creare una rete di supporto più efficiente e con costi contenuti, grazie alla valorizzazione del volontariato.
Progetto Itaca fa parte di un importante movimento mondiale che vuole portare una Visione e metodi innovativi e un messaggio di speranza per le persone che soffrono di disturbi psichiatrici, in partnership con il Centro internazionale “Clubhouse International” e con l’Associazione americana NAMI (National Alliance on Mental Illness).
Dal 2006 sono nate Associazioni Progetto Itaca anche ad Asti, Roma, Firenze, Palermo, Genova, Parma, Napoli, Catanzaro, Padova e Lecce
 Nel 2012 è stata costituita la Fondazione Progetto Itaca (C.F. 97629720158) come  Ente nazionale con la finalità di promuovere e sviluppare in altre città in Italia tutte le iniziative di Progetto Itaca.
 
Prossimo obiettivo è costituire l’Associazione Progetto Itaca a Torino.
Per costituire l’Associazione Progetto Itaca Torino è necessario individuare un primo gruppo di volontari motivati e disponibili per poter avviare anche a Torino le attività organizzate a Milano e nelle altre città d’Italia per supportare le persone che soffrono di disturbi mentali e le loro famiglie
L’obiettivo prioritario di questo Comitato informale è trovare una sede per l’Associazione e individuare e formare un forte gruppo di Soci Fondatori.
 
Analisi del contesto: la necessità dell’intervento
L’Organizzazione Mondiale della Salute ha a più riprese lanciato l’allarme per i costi sociali delle malattie psichiatriche, che hanno una grave incidenza (circa il 10% sulla popolazione complessiva, studio dell’O.M.S.); il 75% delle persone che soffrono di malattie mentali manifestano i primi sintomi fra i 15 e i 25 anni, ma la malattia viene diagnosticata con un grave ritardo, portando un grave danno alla persona negli anni più importanti per la formazione e ingresso nella vita adulta e nel mondo del lavoro; questi giovani spesso non riescono a completare il percorso della formazione scolastica, universitaria e professionale, e hanno un CV poco interessante per accedere al mercato del lavoro.
D’altra parte negli ultimi 10 anni terapie molto più mirate ed efficaci permettono alle persone di tenere sotto controllo i sintomi più invalidanti e di avere una funzionalità cognitiva molto spesso intatta; le persone possono quindi
aspirare a un benessere di vita maggiore. Si auspica anche una maggiore attenzione dei servizi a sviluppare interventi che rendano diagnosi e trattamento più tempestivi. L’inserimento lavorativo di lungo termine, appare oggi una prospettiva realistica ed una risposta efficiente alle problematiche socio economiche legate alla gestione sociale del disagio psichico grave. Molto spesso però, dopo il ricovero in ospedale e la fase di cura nel Centro Diurno o in Comunità Protette, il paziente si ritrova a dover affrontare una realtà quotidiana senza protezione o un rientro in famiglia estremamente delicato e a dover ricostruire la sua vita (rapporti sociali, occupazione, lavoro ecc..), senza un adeguato supporto; spesso ricade nelle situazioni che ne hanno determinato il ricovero.
Vi è quindi l’esigenza di incrementare progetti del privato sociale finalizzati alla fase finale della riabilitazione, per accompagnare la persona fino alla “normalità”, con interventi più sociali che medici e quindi meno costosi, in collaborazione con i servizi socio-sanitari del SSN. Un progetto come Club Itaca può proporsi come una formula interessante per efficacia, efficienza, innovazione. 
 

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