Andrea Vico a colloquio con Marino Golinelli, imprenditore di successo nel settore farmaceutico, filantropo, grande visionario. Si deve a lui la Fondazione Golinelli di Bologna, straordinario centro per la diffusione della cultura scientifica e artistica e per il lancio di start-up.

Da Wikipedia:

Nato nel 1920, a ventitré anni si laureò in farmacia all'Università di Bologna. Il 24 gennaio 1948 costituì la sua prima azienda, rilevando il piccolo laboratorio "Biochimici A.L.F.A" - Alimenti fattori accessori. Con un solo dipendente, in un locale, iniziò a produrre uno sciroppo con fosforo, calcio e altro. In pochi anni Alfa Farmaceutici si affermò con una produzione qualificata. Successivi farmaci importanti furono il Vessel, creato nel 1978 contro le trombosi e, nel 1973, il Normix per la prevenzione dei tumori nell'intestino. Nel 1955 iniziò la realizzazione di un nuovo e più moderno stabilimento. Nel 1968 avviò un primo progetto di ricerca sul sangue. Nel 1969 sviluppò nuovi impianti produttivi e di ricerca. Nel 1974 costruì uno stabilimento per la produzione delle materie prime per l'industria farmaceutico medicale. Negli anni ottanta l'attività si allargò all'estero e acquisì marchi quali Schiapparelli e Wassermann, mutando la denominazione dell'azienda in Alfa Wassermann. Il marchio delle attività divenne infine Alfa Sigma nel 2015 con l'acquisizione della Sigma-tau ed è presente in diciotto paesi, con circa 2.800 dipendenti, di cui circa 1.800 in Italia e sedi operative in Italia a Bologna, Milano, Pomezia, Alanno e Sermoneta.

Parallelamente all'attività imprenditoriale, coltiva l'arte contemporanea come estimatore e collezionista.

Attività filantropica. Dopo aver ospitato alcuni premi Nobel per le "Letture Schiapparelli", nel 1988 creò a Bologna la Fondazione Golinelli che si occupa di educazione, formazione e cultura. Come sede della fondazione e delle sue attività, il 3 ottobre 2015 ha inaugurato a Bologna l'Opificio Golinelli, una cittadella di 9.000 m² creata per fornire ai giovani dai 18 mesi ai 35 anni strumenti per la conoscenza e la cultura con un suo investimento filantropico di decine di milioni di euro.