Torino, corso Valdocco, Museo diffuso della Resistenza e della Deportazione
In occasione della mostra temporanea "Disegni di prigionia. Luigi Carluccio 1943-1944 -1945", il Museo dedica un incontro al critico d'arte originario di Lecce che per decenni lavorò alla "Gazzetta del popolo" di Torino, a due passi dalla mostra che ora lo ricorda.
Luigi Carluccio ha rappresentato, nel secondo dopoguerra, un punto di riferimento per l'arte sotto la Mole. Attento ai fermenti di Torino, e a quelli delle migliori scuole, europee e mondiali, riuscì a trasmettere un nuovo modo di fare arte. Ne sono prova le mostre da lui curate tra il 1967 e il 1973 per la GAM: un grande esempio di promozione presso un vasto pubblico degli sviluppi dell'arte contemporanea, grazie alla qualità delle opere esposte -provenienti dai più importanti musei internazionali - e alle prospettive critiche originali.
Ne discutono con Bruno Quaranta, Marco Vallora, Piero Bianucci, Umberto Allemandi e Alberto Bolaffi.