Giovanni Perno è stato un fotografo giornalista dalla spiccata sensibilità sociale. E' scomparso prematuramente, all'età di 44 anni, ma il suo lavoro è più che mai vivo e attuale, come ha dimostrato una recente mostra. Ora le sue immagini sono state digitalizzate e salvate dal deperimento che, con il tempo, avrebbe intaccato i suoi negativi. In occasione di ARCHIVISSIMA ne parleranno lo storico Filippo Paladini e Piero Bianucci, che con Giovanni Perno curò un libro sul terremoto del 1976 in Friuli.
La Fondazione Donat-Cattin ha acquisito dai familiari la raccolta fotografica di Giovanni Perno (1942-1986), fotoreporter e giornalista della «Gazzetta del Popolo» degli anni ’70-’80 del '900, allievo di Luigi Bertazzini e Libero Guidoni.
Il fondo accoglie soprattutto negativi bianco e nero e colore in formato 35mm e 6x6, e alcune diapositive colore in formato 35mm e stampe su carta, che testimoniano l’attività di fotografo di Giovanni Perno in area torinese e piemontese.
Gli scatti riprendono eventi, fatti di cronaca e spaccati della città e del territorio, di cui Perno sapeva cogliere aspetti inediti e fortemente espressivi, in anni di grandi trasformazioni, fermenti e inquietudini: attraverso il suo obiettivo scorrono cortei e manifestazioni, i grandi fatti di cronaca, il mondo del lavoro, dell'industria, i personaggi della società, della politica e dello spettacolo, immagini di costume, della città e del Piemonte.
La Fondazione ha realizzato l'intervento di catalogazione, ordinamento e inventariazione; e la digitalizzazione della raccolta.