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Piero Bianucci
I miei appuntamenti
Ferrarotti
24.04.2021

Dante astronomo: ne parla un Alighieri

 

In streaming alle 15,30 per la Festa
di Scienza e Filosofia di Foligno

Con Sperello di Serego Alighieri

astrofisico e discendente del Poeta

 

C’è molta astronomia in tutte le opere di Dante, specialmente nella Divina Commedia. Sull'argomento esiste un’ampia saggistica, spesso ripetitiva. Non è così per un libro che il settimo centenario della morte di Dante ha propiziato.
Scritto da Sperello di Serego Alighieri e Massimo Capaccioli, è intitolato “Il Sole, la Luna e l’altre stelle. Viaggio al centro dell’universo di Dante”: lo troverete in edicola venerdì 23 aprile con “la Repubblica”. La cosa interessante è che gli autori sono astrofisici e che Sperello Alighieri è un discendente del “sommo poeta”, del quale rappresenta la diciannovesima generazione.

 

Con lui sabato 24 aprile alle 15,30 parleremo dell’astronomia dantesca sulla web tv che quest’anno, causa Covid, trasmetterà in streaming tutti gli incontri della decima Festa di Scienza e Filosofia di Foligno -vedi www.festascienzafilosofia.it 

Coincidenza riulevante: Foligno è la città che vide la prima edizione a stampa della Divina Commedia: l’“editio princeps” uscì dal torchio l'11 aprile del 1472, levatore fu il tipografo di Magonza Johann Numeister, allievo di Gutenberg, insieme con Evangelista Angelini di Trevi e il folignate Emiliano Orfini. La circostanza si spiega con il fatto che dopo il Sacco di Magonza del 1462 molti tipografi tedeschi portarono in Italia la nuova “ars artificialiter scribendi” con l’aiuto di mecenati, principi, vescovi e imprenditori di un Paese che all’epoca era l’avanguardia culturale del mondo. 
 

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