Piero Bianucci

Esempio di “scrivere per mostre scientifiche”

 

EXPERIMENTA 2003

“A TE GLI OCCHI!” / Scienza della magia e magia della scienza”

 

OBIETTIVO

“Experimenta 2003” propone un viaggio dalla magia alla scienza con il fine principale di destare nel visitatore il senso critico e di proporgli il metodo scientifico come uno strumento prezioso anche nella pratica quotidiana. Spettacolarità, divertimento e interattività rimangono le caratteristiche essenziali della mostra, secondo la tradizione ormai consolidata.

 

PRESUPPOSTI CULTURALI

Il progetto della mostra si fonda su sette considerazioni, che si cercherà di far passare anche come messaggi di “A te gli occhi!”:

 

1) La storia della cultura, a grandi linee, appare come il passaggio da una visione del mondo magica ed emotiva ad una visione scientifica e razionale: esempi di questo percorso sono la transizione dall’alchimia alla chimica e dell’astrologia all’astronomia.

 

2) La transizione tuttavia non è riducibile a una semplice evoluzione dall’irrazionale al razionale: irrazionalità e razionalità convivono nell’uomo e non sono isolabili allo stato puro; il pensiero magico ha in sé un forte valore antropologico come primo approccio al mondo, sia pure ingenuo, e anche il pensiero scientifico più puro non può prescindere da componenti emotive e irrazionali. Negando la compresenza dei due aspetti, si cade in un positivismo/scientismo non meno ingenuo del pensiero magico.

 

3) La discriminante tra approccio magico e approccio scientifico sta nel metodo: il metodo scientifico identifica e isola un fenomeno, ipotizza un modello di interpretazione, inventa un esperimento per mettere alla prova il modello e, constatata la riproducibilità dell’esperimento, giunge a interpretazioni di valore generale, che tuttavia non pretendono di essere la “verità” sul fenomeno esaminato ma più modestamente la “verificabilità” del modello, cioè un risultato sempre smentibile, e via di accesso a modelli migliori.

 

4) Nel mondo contemporaneo le incertezze sociali, la crisi di valori fino a ieri ancora solidi e la cattiva cultura diffusa da molti mass media stanno restituendo vigore al pensiero magico; ne approfittano spesso personaggi senza scrupoli che si spacciano per maghi, guaritori, veggenti e santoni che si attribuiscono poteri paranormali. Il fatturato di questo sottobosco dell’occulto è miliardario, e a farne le spese il più delle volte sono persone indifese culturalmente e di modesta condizione economica (ma non è da sottovalutare la presa dell’occulto su fasce alto-borghesi). Talvolta le conseguenze sociali sono pesanti: persone che in rituali neri subiscono violenze di vario tipo, pazienti che potrebbero essere curati e invece si aggravano in seguito a presunte cure alternative, persone che attraversano crisi esistenziali e vengono plagiate da ciarlatani.

 

5) Peraltro esiste anche una magia-spettacolo che si presenta come tale, senza pretendere di avere in sé nulla di paranormale: è una magia che non solo assicura un sano intrattenimento ma può aiutare a smascherare la magia degli speculatori e talvolta anche gli inganni di certa scienza “patologica” (si pensi alla “memoria dell’acqua” di Benveniste o alla “fusione fredda” annunciata da Fleischmann e Pons come soluzione del problema energetico).

 

6) D’altra parte molte acquisizioni della scienza e della tecnologia possono apparire magiche se non si possiedono almeno elementari nozioni scientifiche: si pensi anche a cose semplici come i sensori infrarossi che aprono automaticamente le porte, ai telefoni cellulari, ai lettori laser di compact disc; ai computer etc.; tutti oggetti che la maggior parte di noi usa come “scatole nere”: fanno parte della nostra quotidianità ma non abbiamo la minima idea di che cosa accada nel loro interno.

 

7) Infine esiste un pensiero magico che impregna anche le menti più colte e razionali, in quanto è legato a meccanismi fondamentali della mente umana di cui non siamo consapevoli: è il caso, ad esempio, di certe illusioni cognitive e della difficoltà nel padroneggaire il concetto di probabilità (fatto alla base delle lotterie e del gioco d’azzardo); per non parlare delle illusioni di cui spesso sono vittime i nostri sensi. Il tema, già affrontato in “Accendi il cervello” nel 2002, si presta ad essere ripreso e approfondito, anche per non lasciar cadere il filo conduttore che lega le ultime edizioni di “Experimenta” in un discorso di alfabetizzazione scientifica coerente e a largo raggio.

 

Partendo da queste considerazioni, Experimenta 2003 - “A te gli occhi” presenta un percorso dalla magia alla scienza e dalla scienza alla magia che, pur non pretendendo di essere esaustivo e procedendo quindi per “citazioni”, ha tuttavia l’ambizione di destare il senso critico del visitatore (come dice chiaramente il titolo della mostra, che capovolge una classica frase del mago da palcoscenico). La comprensione del metodo scientifico è un passaggio obbligato verso questo obiettivo, che, come sempre, deve essere raggiunto attraverso il divertimento e il coinvolgimento personale del visitatore in esperimenti per quanto possibile immersivi, emotivamente forti e spettacolari. Il fatto poi che questa mostra venga organizzata a Torino “città magica” per eccellenza a detta degli occultisti siano essi in buona o cattiva fede, acquista uno speciale significato culturale.

 

PERCORSO DELLA MOSTRA

 

Ingresso.

- Box per consegna del codice a barre individuale: permetterà al visitatore di verificare come una tecnologia comune anche nei supermercati possa simulare doti di “veggenza” e insieme servire a misurare il suo grado di propensione ad una visione magica del mondo sulla base di un questionario da formulare appositamente (Vannoni?)

- Grande segno sulla collinetta: il triangolo impossibile di Roger Penrose, che ruota e da un dato punto di vista appare chiuso mentre si tratta di una struttura aperta. E’ il simbolo di una illusione sia ottica sia cognitiva. Può essere realizzato come una scultura (Venegoni). Da prevedere un breve testo illustrativo sull’oggetto e sul suo inventore (matematico e fisico inglese nato nel 1931, collaboratore di Stephen Hawking negli studi sui buchi neri, ispiratore di Escher).

- In alternativa (o in aggiunta), il cannone di Verne proposto da Piero Fogliati (da verificare)

 

Padiglione centrale (ex Giraffe)

- Passerella di ingresso posta dentro un grande tubo a specchio rotante, per dare subito una forte emozione-illusione di sapore magico - Grafica all’ingresso: uno o due esempi di passaggio dalla magia alla scienza: alchimia e chimica, astrologia e astronomia

- A sinistra: grande caverna dell’immaginario magico (Zambon) - Saletta a sinistra: dedicata all’astrologia/astronomia antica: Stonehenge, piramidi e loro orientamento astronomico (con i loro attuali miti fasulli: esperimento con piramide e frutto che vi marcisce sotto), obelischi (che erano in realtà gnomoni, e quindi strumenti astronomici, meridiane)

- Corridoio: quadrisfera su storia magia-scienza, partendo da immagini di fenomeni naturali vissuti in modo magico dall’uomo primitivo (fulmini, eclissi, eruzioni, terremoti, tornado, tsunami, comete, meteore) per passare poi a immagini scientifiche ancora più straordinarie riprese con il microscopio elettronico a scansione, il telescopio spaziale, Tac, ecografia Risonanza magnetica nucleare. - Sala a destra: al centro la “scatola” che contiene il planetario; intorno lo zodiaco, dove si mostrano i 13 segni come sono attualmente e la sfasatura rispetto a quelli degli astrologi (Walter Ferreri); esperimento in cui ognuno può farsi il proprio oroscopo, scoprendo poi che è funziona per tutti (postazione computer); esperimento per farsi il cielo del giorno, ora e luogo in cui si è nati, con stampante per portarselo a casa (postazione computer con programma del prof. Massimino dell’Università di Catania, riferimento Bianucci o Ferreri)

- Saletta a sinistra: laboratorio alchimisti, pietra filosofale; un semplice esperimento di chimica; numero di Avogadro, omeopatia ed effetto placebo (Polidoro, Bianucci) Albero azzurro

- Magie del domani (Internet, Ericsson) Prima casetta di legno

- Simulazione e smascheramento di una seduta spiritica (Polidoro) Seconda casetta di legno

- Progetto Daniela Rissone: anamorfosi e ologramma secondo il progetto presentato dalla stessa Rissone, adattato agli spazi, con preferenza per la versione più immersiva Tensostrutture

- Illusioni e magie nella tecnologia cinematografica e informatica (Fabrizio Funtò)

- sala di posa per chroma-key: diventa Harry Potter

- esperimento su scritture magiche (geroglifici) - generatore di frattali - torneo virtuale in tenda ottagonale Area Bambini

- Melevisione (RAI)

- Mulino con fate e gnomi

- Bicicletta sul filo per E.T. - Collinetta fantabosco, anche per adulti, con piante “magiche” (pianta carnivora italiana: attenzione: deve essere protetta perché è specie in estinzione), piante con particolari doti curative etc. (Rosanna Camoletto). Collegamenti con OAFI

- Vasca degli orsi: scenografia OAFI sonorizzata con musiche folk - Box ex foto-internet: OAFI, magia di Baia (da concordare) Galleria di immagini lungo il vialetto (Massimo Polidoro)

- Mappa della Torino magica - Mappa della Torino sotterranea - Triangolo magico Torino, Lione, Praga

- Triangolo delle Bermuda - Eusapia Palladino e le sue vittime: il fisico William Crookes, l’astronomo Camille Flammarion etc.

- Harry Houdini - La differenza tra Silvan e chi pretende di avere poteri paranormali - Leggende metropolitane

- La scienza patologica: i casi della memoria dell’acqua e della fusione fredda

 

Edificio al termine della Galleria

Sala A: Magia della scienza e scienza della magia: magie classiche (Polidoro e materiale Exploratorium fornito da Bianucci):

- 1) levitazione/specchio antigravità (trucco dello specchio);

- 2) testa senza corpo;

- 3) letto del fachiro (tavola con 2500-3000 chiodi: poiché ogni lato del corpo umano ha una superficie di circa mezzo metro quadrato e il peso di una persona è di circa 70 chilogrammi, su ogni chiodo gravano al massimo 30-40 grammi e quindi tutti possiamo fare i fachiri)

- 4) rizzacapelli, macchina di tesla e affini

- 5) trucchi elettostatici per spostare oggetti

- 6) batteria a piastre metalliche

- 7) attrattore strano con pendolo su tre magneti: concetto di caos e di imprevedibilità

- 8) luce rotante per effetto della polarizzazione /S. Francisco)

- 9) esperimento con tre faretti delle ombre colorate (S. Francisco)

- 10) bacchetta magica che, se mossa, fa apparire un’immagine perché funziona da schermo

- 11) esperimento effetto Kirlian

 

Sala B: Magia delle illusioni ottiche e cognitive

- Camera di Ames

- Scomparire grazie al mimetismo (S. Francisco)

- Grandezza e distanza ingannevoli (S. Francisco)

- La discesa che sembra in salita (Polidoro)

- Paradossi del calcolo delle probabilità, con dati sul gioco del Lotto, sul Superenalotto e sulla roulette

- Probabilità e tunnel della mente (Vannoni)

- Gioco di prestigio virtuale: il computer indovina il numero che hai pensato (Polidoro)

 

Edificio ex profumi

Zona A: Illusioni artistiche di Piero Fogliati Stanza di Harry Houdini Stanza con trucchi prestati dal Circolo dei Maghi di Torino

 

Edificio ex disabili

Area set televisivo, maghi e fattucchiere Stanza Eusapia Palladino

 

Rotor

Attrazione genere Luna Park come il labirinto (Castello delle streghe). Film 3D per il cinema dinamico. Saletta emeroteca con documentari in tema di magia e paranormale accanto al Book Store.

 

Da prevedere:

- Brevi spettacoli di magia settimanali

- Una serie di incontri-dibattito con la collaborazione del Cicap

- Sponsorizzazione rivista “Focus” e “Specchio” (Piero Bianucci, 16 novembre 2002)