Piero Bianucci

Esempio di “scrivere per mostre progettate”

 

Testo per l’exhibit STANZA DI AMES (Experimenta 2003)

Entra in questa stanza e osserva come un visitatore che si trova sulla parete di fondo sembri un gigante oppure un nano a seconda che stia in uno o nell’altro angolo della stanza.

Che cosa si impara
Molti fenomeni che ci appaiono “magici”, o semplicemente  incomprensibili, sono in realtà spiegabili come illusioni dei nostri sensi. La “Stanza di Ames”, così chiamata perché realizzata da Adalbert Ames nel 1946 su progetto di Helmholtz, è una delle illusioni ottiche più sorprendenti. Il trucco sta nel costruire una stanza deformata in modo tale che uno dei due spigoli verticali della parete di fondo sia più vicino e più basso dell’altro, ma dipingendola in modo da farla apparire normale.

Due persone, di uguale altezza ma a distanza diversa, appariranno all’osservatore alla stessa distanza ma di altezza diversa. Il pittore René Magritte utilizzò questa illusione nel suo quadro “La gigantessa”.